Riccardo Fioretti, il nostro storico direttore, si è spento dopo lunga malattia.
Era entrato molto giovane a lavorare in Unione cooperative friulane di Pordenone, dove dal 1980 ha ricoperto il ruolo di Direttore fino al 2008. Poi è stato Segretario generale dal 2009 al 2012, consigliere fino al 2016 ed infine revisore dei conti, ruolo che attualmente ricopriva.
Fra i vari incarichi che ha ricoperto c’è quello di consigliere nazionale di Confcooperative, membro della Giunta della Camera di Commercio di Pordenone e Presidente del Consorzio Sistema Agriexport Friuli Italia.
La cooperazione era sempre al centro delle sue riflessioni. “All’inizio del terzo millennio - scrisse nella presentazione del libro “Pordenone: la cooperazione”, pubblicato nel 2001, in occasione del nostro 50° di fondazione – la “Casa della Cooperazione” è una realtà. Un patrimonio di tutto il nostro movimento e di tutti i nostri cooperatori. E’ però anche un bene che assume un particolare significato esterno, in quanto è una concreta dimostrazione di vitalità dell’intero sistema economico cooperativo e non solo. La “proposta cooperativa” è quella di far lievitare un modello alternativo di organizzazione sociale, in forza del quale, temperandosi la visione economica pura – tipica del privato – e la concezione pubblicistica dell’economia, dall’altro lato, si affermano organizzazione ed imprese operanti sulla base di valori guida capaci di sprigionare le migliori energie individuali ed i metodi di una sostanziale democrazia. Con l’impegno di tutti il Movimento cooperativo andrà avanti, contribuirà a progredire con lo stesso entusiasmo che caratterizzò sia i primi pionieri alla fine del secolo scorso, coloro che diedero avvio all’attività della nostra Unione nell’ormai lontano 1951, sia tutti quei cooperatori che in questo mezzo secolo han contribuito a far crescere la nostra Unione vitale e dinamica, al passo con i tempi sia in termini di efficienza che di efficacia.”
E’ stato stretto collaboratore del sen. Bruno Giust, negli anni della sua lunga presidenza, condividendone strategie e operatività a favore delle nostre cooperative.
Una vita al servizio dei valori cooperativistici, sempre con grande impegno e dedizione. L’Unione è stata la sua casa lavorativa e durante il suo mandato ne ha rafforzato la struttura predisponendola alle grandi sfide.
Ho ripreso in mano la testimonianza che due anni fa ha consegnato a ciascun componente del nostro Consiglio provinciale. “Diario della mia dura battaglia contro un male infido: il cancro: 2013-2017”. Il titolo era già tutto un programma e nel racconto emerge tutta la sua grinta e l’indomabile speranza.
Ciascun cooperatore che l’ha conosciuto porta in cuore un ricordo particolare. Il mio va a quattro anni fa, quando sono stato eletto presidente dell’Unione. Alla fine dell’assemblea Riccardo mi ha preso in parte e mi ha detto: “Mi raccomando, Gigi, abbi a cuore le nostre cooperative, soprattutto quelle più piccole. E non dimenticare i giovani cooperatori, che sono il nostro futuro! E preserva la nostra autonomia, che ci è costata tanta fatica e tanto impegno.”
Alla moglie Gabriella, ai figli Maura e Marco le più sentite condoglianze a nome di tutti i cooperatori e cooperatrici del Friuli Occidentale.
Luigi Piccoli
Presidente Confcooperative Pordenone