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IL PIANO DI MUTUO-AIUTO PER AFFRONTARE LA CRISI

IL PIANO DI MUTUO-AIUTO PER AFFRONTARE LA CRISI

La pagina dedicata da Il Gazzettino di Pordenone del 29.04.2020

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da "Il Gazzettino - ed. di Pordenone" del 29 aprile 2020

 

Per affrontare la crisi prodotta dalla pandemia, Confcooperative provinciale lancia il progetto Solidarietà cooperativa. Sembra un gioco di parole. Invece è una sorta di auto-mutuo aiuto, com'è nella tradizione di un settore molto dinamico, che poggia proprio sulla strategia del darsi una mano a vicenda. Il meccanismo è semplice: se io ho più commesse di quelle che normalmente riesco a seguire con successo ne giro una parte a te, che nel frattempo ti adegui sul fronte tecnico e occupazionale. Aspettando tempi migliori, che forse arriveranno nella fase 3.

PATTO

All'Unione presieduta dal casarsese Luigi Piccoli, che ha sede in via Grigoletti, fanno riferimento 150 realtà territoriali, con 52 mila soci. I comparti delle mission sono molto diversi tra loro: agricoltura, credito, cultura e turismo, distribuzione, edilizia abitativa, servizi, sanità, sociale. Mentre gli uffici centrali continuano a garantire strumenti e coordinamento, sotto la direzione di Marco Bagnariol, la base si è attrezzata per limitare i danni. La sfida per il futuro è quella d'impostare piani strategici assolutamente nuovi. Intanto ci muoviamo per rilanciare il senso di mutualità che caratterizza il nostro mondo, partendo da solidarietà e legami interni osserva il presidente -, a sostegno di chi più di altri sta subendo le gravi conseguenze dell'emergenza. Senza dimenticare il servizio al territorio. Appena possibile investiremo molte risorse sulle cooperative di comunità, per noi una novità, specie in montagna. E anche nel rapporto con le Pro loco. Da qui un'azione rinnovata e ripensata, nel rispetto dei vincoli di legge. Immaginiamo e pianifichiamo iniziative di aiuto concreto nel senso più ampio del mutualismo spiega il presidente . Un organismo sociale può rifornirsi da un altro agricolo, mentre una nostra associata può invitare i propri soci a utilizzare servizi promossi da altre, in particolare nei settori di cultura, turismo e formazione, che più di altri oggi sono penalizzati. E ancora: allestire serate, incontri e concerti, da programmare naturalmente quando diventerà possibile farlo. Diverse forme di solidarietà sono già state attivate a favore delle comunità ed è un bene, poiché il nostro ruolo di ammortizzatori sociali ci impone di restare sempre aperti alla gente.

CHI SALE E CHI SCENDE

Tutta la filiera del consumo alimentare ha aumentato il fatturato in questi due mesi, ma gli obblighi sul distanziamento interpersonale hanno cancellato diverse altre attività. Una quarantina di cooperative che operano negli ambiti turistico, sociale e culturale hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione. Ci sono problemi anche nell'agricoltura, soprattutto per le esportazioni. Qualche esempio di buone pratiche nate in seguito al dramma del Covid-19? L'Ortoteatro ha messo in rete gratuitamente l'intero patrimonio delle storie senza età dei suoi lettori, mentre la direzione della fattoria sociale La Volpe sotto i Gelsi si è accordata con CoopCasarsa per aggiungere alle partite di frutta e verdura consegnate a domicilio altri prodotti di prima necessità. L'Acli ha fornito gratis alle pubbliche amministrazioni della provincia il proprio personale per la consegna della spesa, il ritiro dei farmaci e le incombenze burocratiche. Diverse realtà sociali (Futura, Il Granello, il Ponte, Solidarietà familiare, Il Giglio, l'Acli e Il Piccolo Principe) hanno promosso per via telematica laboratori, attività di supporto telefonico e videochiamate. Lo scopo è sostenere gli utenti disabili dei Centri diurni. Il Piccolo Principe ci ha aggiunto il tutoraggio degli studenti. Particolarmente delicata appare proprio la situazione legata all'handicap. Stiamo cercando di mantenere monitorate le situazioni all'interno delle famiglie che hanno a carico un soggetto disabile segnala Giuliana Colussi, che segue le coop sociali provinciali dell'Unione -. Gli educatori telefonano a casa più volte alla settimana, spesso in video, a seconda delle singole situazioni. Sappiamo che è durissima, soprattutto se c'è il disagio psichico. Dal canto nostro proviamo a garantire un'assistenza da remoto ma continuativa.

 

“Sempre in soccorso di chi è indietro”. Le iniziative per sollevare chi soffre

Confcooperative si è mobilitata anche verso l'esterno. Sono molti i servizi attivati a favore del territorio, punto d'incontro tra le due dimensioni del fare impresa nel settore. Melarancia ha avviato la versione on line dello Sportello Zenzero, pensato a supporto dei genitori sia per esigenze educative che burocratiche. Bcc Pordenonese e Monsile hanno sottoscritto una polizza assicurativa gratuita a tutela dei propri soci per i danni da Covid-19, stanziando inoltre 100 mila euro per le Protezioni civili di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Friulovest Banca ha promosso misure di sostegno finanziario nei confronti di imprese e famiglie con il progetto Un antidoto contro la crisi. Sono, azzerate le commissioni per i propri clienti ai terminali Atm anche se ci si rivolge ad altre banche, in modo da non costringere le persone a uscire dal proprio centro di residenza. Non solo: sono stati donati un ecografo al Pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli e un apparecchio portatile per le radiografie dei pazienti da eseguire a letto, in questo caso destinato agli ospedali di San Vito e Spilimbergo.

CONTO CORRENTE

Sempre l'istituto di credito ha aperto un conto corrente gratuito per la raccolta di fondi da devolvere alle case di riposo con Anci Fvg e Credima. La Copropa di Zoppola ha avviato la consegna a domicilio dei propri prodotti a base di patate friulane. I viticoltori friulani La Delizia hanno provveduto a mettere in sicurezza il lavoro dei dipendenti nella cantina e lanciato la nuova etichetta della Cuvée Jadér Vicini con il cuore. Alcuni soci hanno aiutato gli operai del Comune di Casarsa a pulire le strade. Valcellina Cooperativa ha garantito la consegna porta a porta di giornali e periodici nei borghi montani, come ha fatto la Cantina di Rauscedo con i suoi prodotti, riaprendo le rivendite dopo la sanificazione. Arca ha sfornato pane e focacce pasquali, portandole di casa in casa agli anziani e donandone diverse alle squadre in prima linea di Protezione civile. Coop Rauscedo, infine, ha avviato una raccolta di fondi da destinare al Comune sangiorgino, che li girerà alle famiglie in difficoltà.

SENZA POSTO

Se questo è il fronte degli aiuti messi in campo verso l'esterno durante la pandemia, su quello interno l'emergenza sta assumendo toni alti. Il 54% dei lavoratori svantaggiati delle cooperative sociali regionali si trova in cassa integrazione (o accede a strumenti analoghi) da oltre 50 giorni. Nella maggior parte dei casi parliamo di persone con disabilità cognitiva e problemi di salute mentale informa Luca Fontana, presidente di Federsolidarietà Fvg, che riunisce le realtà legate a Confcooperative -. Per loro il lavoro è uno strumento d'inserimento, che li sostiene anche sul piano terapeutico. Siamo molto preoccupati per la situazione: alla fragilità di queste condizioni si è venuto a sommare il fattore Covid-19. Nonostante l'impegno ammirevole degli organismi sociali, è venuto il momento di ripensare a un welfare più solidale. Si arriva addirittura all'80% di soci svantaggiati ora senza più impiego considerando quelli (sono diverse centinaia) che potevano godere di borse e tirocini.

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