Il bar del paese non è più aperto, come altri servizi fondamentali per la comunità che sono a rischio per il futuro, tra desertificazione commerciale e inverno demografico: solo unendo le forze si può cercare di invertire la rotta. A Maniagolibero di Maniago, hanno deciso di farlo, creando Livrinsieme - Società Cooperativa Sociale di Comunità, nata grazie al supporto di Confcooperative Pordenone. Primo obiettivo sarà proprio quello di riportare in servizio il bar, fondamentale come punto di incontro tra le persone, di condivisione dei bisogni della comunità e di centro di ascolto. La cooperativa, costituitasi a inizio giugno, vede come soci fondatori 61 persone residenti, il Centro sociale di Maniagolibero ed il Gruppo scout Agesci Maniagolibero1.
Il primo consiglio di amministrazione è così formato: Luciano Del Mistro (presidente), Lorenzo Girolami (vicepresidente), Paola Busetti, Yeni Alexandra Escobar Bustacara, Stefano Fioratto, Paolo Emilio Innocenzi, Tamara Norio, Lisa Piccoli e Tiziana Beltrame.
"Siamo molto soddisfatti - commenta il neo presidente Luciano Del Mistro - per il grande interesse ma anche per l’entusiasmo dimostrato dalla comunità di Maniagolibero, la quale ha risposto con una massiccia partecipazione all’iniziativa. La raccolta delle adesioni proseguirà nelle prossime settimane perché il segreto del successo sta proprio nell’ampia partecipazione delle persone e delle associazioni che rendono viva la comunità". Dopo il bar già delineati i passi successivi. Seguiranno infatti la gestione di servizi di accoglienza per i turisti ed i visitatori, la promozione dei prodotti tipici locali e per quelli dell’artigianato artistico, un circolo ricreativo, una sala da ritrovo e la manutenzione e cura del piazzale antistante la chiesa di Maniagolibero.
Si tratta di bisogni concreti della comunità e del territorio in cui vive. D'altronde per questo nascono le cooperative di comunità: dare risposte concrete. E concreto è stato anche il supporto di Confcooperative Pordenone che ha assistito i promotori durante tutto il percorso di formazione della società. “Le cooperative di comunità - ha dichiarato Fabio Dubolino presidente di Confcooperative Pordenone - sono considerate uno strumento per migliorare lo sviluppo locale nelle aree rurali ed urbane, e si basano su un modello di governance inclusiva in grado di coinvolgere attivamente i membri della comunità nella gestione, nel finanziamento e nell’implementazione delle attività dell’organizzazione. Un recente rapporto stilato da Euricse ha rilevato che in Italia le cooperative di comunità attualmente censite sono 243: un fenomeno iniziato nel 2005 e che ha visto un considerevole aumento dal 2018. Ora ecco proprio sul nostro territorio una nuova realtà, quella di Maniagolibero, alla quale siamo subito stati vicini come già avevamo fatto per la cooperativa Insieme di Meduno: le loro sono attività fondamentali per un territorio come quello montano e pedemontano del Friuli occidentale che ha bisogno di cittadini protagonisti delle proprie comunità”.