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DOC FRIULI: VARATO IL CONSORZIO

DOC FRIULI: VARATO IL CONSORZIO

Tra i fondatori anche le associate Vini La Delizia di Casarsa, Cantina di Rauscedo e Cantina di Ramuscello

Categorie: Dall'Unione

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Importante passo avanti per l'enologia del Friuli Venezia Giulia. È stato infatti costituito ieri, con le firme davanti al notaio Luca Sioni di San Vito al Tagliamento, il Consorzio della Doc Friuli, atteso punto di partenza per garantire forza e unità d'intenti all'intero settore.

I soci fondatori sono cinque cooperative tra le più rilevanti (Casarsa, Rauscedo, Ramuscello, Cormons e Sacile) e 18 vignaioli privati che provengono da tutte le Doc, tranne Carso e Annia. Ma le adesioni, naturalmente, sono ancora aperte: la volontà dei fondatori è quella di essere inclusivi e di far crescere come numeri e importanza il Consorzio appena nato.

Il Consiglio è composto da 9 membri e alla presidenza è stato eletto un personaggio di grande esperienza nel settore del vino, vale a dire Giuseppe Crovato, amministratore delegato della cantina "Cabert" di Bertiolo. Ad affiancarlo, in questa fase transitoria, saranno i due vicepresidenti Flavio Bellomo (presidente della Delizia di Casarsa) e Roberto Marcolini. Il resto della squadra è composto dai consiglieri Alessandro Baccichetto, Gianfranco Bianchini, Filippo Bregant, Luigino Fogal (consigliere di Cantina Rauscedo), Bruno Pittaro e Michelangelo Tombacco. Il neonato Consorzio si pone l'obiettivo di tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi della più recente Denominazione regionale, la Doc Friuli appunto. È nata nel 2016, ha iniziato con la rivendicazione in quell'anno di 103 mila quintali di uva, nel 2018 ha già raggiunto 2.500 ettari e 297 mila quintali, dimostrazione che la nuova Doc regionale vuole diventare un brand forte e riconoscibile, in grado di combinare numeri e qualità, caratteristiche che le consentiranno, sempre più, di acquisire visibilità e competitività sui mercati soprattutto all'estero. I soci fondatori del Consorzio si prefigurano e si impegnano ad agire per consentire alle aziende della regione di fare squadra intorno a quello che, a tutti gli effetti, si può definire un brand facilmente identificabile e dotato di notevole appeal. Il nuovo Consorzio si pone, come primo impegno, l'aggregazione di tutti i produttori della Doc Friuli in collaborazione e nel rispetto delle varie denominazioni preesistenti che restano fiori all'occhiello ed espressioni autentiche e peculiari delle diverse aree.

«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto - è il primo commento di Venanzio Francescutti, presidente di Fedagripesca -. La cooperazione ha lavorato alacremente per raggiungere questo risultato che è figlio di una coesione maturata tra i tanti attori della filiera vitivinicola regionale. Si è fatto un passo avanti importante che deve rappresentare un punto di partenza per progettare, tutti assieme, il futuro della vitivinicoltura regionale».

 

Estratto da Il Messaggero Veneto del 18.12.2019

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