IL SALUTO DEL PRESIDENTE PICCOLI ALL'ASSEMBLEA DI FRIULOVEST

IL SALUTO DEL PRESIDENTE PICCOLI ALL'ASSEMBLEA DI FRIULOVEST

IL SALUTO DEL PRESIDENTE PICCOLI ALL'ASSEMBLEA DI FRIULOVEST

"Le banche di credito cooperativo sono una componente essenziale della nostra organizzazione perché conservano i valori mutualistici, sostengono la partecipazione reale dei soci, aiutano a sviluppare il territorio e creano fiducia nella comunità".

Categorie: Dall'Unione

Tags: bcc ,   Confcooperative Pordenone ,   BANCA

Care socie e cari soci di Friulovest Banca,

 

desidero portarvi il saluto della grande famiglia di Confcooperative Pordenone, di cui anche voi fate parte assieme ad altre 160 imprese del settore agricolo, sociale, del consumo, del turismo, della cultura, della produzione lavoro e del sanitario.

Il Credito Cooperativo è una componente originale del sistema bancario italiano.

Le Banche di Credito Cooperativo sono banche locali, cooperative mutualistiche espressione, attraverso i soci, delle comunità di riferimento.

Sono diffuse in modo capillare e svolgono un ruolo essenziale di sostegno all’economia reale in quanto banche del territorio, promuovendo la crescita e lo sviluppo sociale ed economico delle realtà locali.

La recente riforma del Credito Cooperativo, per quanto profonda, ha comunque conservato i caratteri distintivi di banche locali cooperative; nel contempo, ha inserito elementi che ne consentono il rafforzamento al fine di prevenire e gestire situazioni di criticità, a maggiore tutela e garanzia dei risparmi di soci e clienti.

Il 2019 è dunque l’anno dell’avvio operativo di due Gruppi Bancari Cooperativi a valenza nazionale, che si collocano tra i principali gruppi bancari italiani.

Confcooperative ha seguito con molta attenzione il percorso di riforma del credito cooperativo italiano e non può che guardare con vivo interesse ed entusiasmo agli sviluppi futuri di questa nuova fase che sta per iniziare.

Le banche di credito cooperativo sono una componente essenziale della nostra organizzazione perché conservano i valori mutualistici, sostengono la partecipazione reale dei soci, aiutano a sviluppare il territorio e creano fiducia nella comunità.

 

Le cooperative costituiscono un volano di sviluppo imprenditoriale per una comunità operativa che vuole essere vicina alle persone ed attenta al benessere economico e sociale ma, nel contempo, richiedono rigore morale ed osservanza delle regole. Sono i principi ed i valori della Cooperazione, quelli autentici e che forse un po’ frettolosamente o per convenienza in alcuni casi sono stati dimenticati.

Il nostro territorio ha bisogno della cooperazione perché attraverso di essa condivide, in autonomia, valori, cultura e strategie.

Non possiamo quindi che auspicare una sempre maggiore e più compiuta collaborazione, partecipazione, integrazione del modello cooperativo nella società civile, perché siamo convinti della valenza di questa forma di impresa per lo sviluppo delle comunità secondo il significato sociologico del termine stesso. La cooperazione quale attore protagonista del territorio: un soggetto che “include” e non lascia indietro nessuno; elemento di coesione sociale; baluardo della democrazia ed invito alla partecipazione attiva; richiamo ai valori, alla responsabilità, al rispetto delle norme.

 

Confcooperative Pordenone è particolarmente interessata ai temi che riguardano lo sviluppo del territorio: li abbiamo messi al centro dell’assemblea di metà mandato dello scorso mese di dicembre a Sesto al Reghena, del convegno annuale che abbiamo tenuto a metà aprile a Casarsa della Delizia, e dei due appuntamenti organizzati il mese scorso a Cimolais ed a Tramonti di Sotto.

Abbiamo evidenziato come la cooperazione sia per sua storia, oltre che per definizione, un elemento strategico nel dare risposte ai bisogni primari di una comunità, perché le cooperative sono nate come imprese di comunità.

 

E un ruolo di primo piano lo sta continuando ad avere anche CREDIMA. Nell’Assemblea di aprile ho avuto modo di esprimere tutto l’apprezzamento per l’importante lavoro che questa società di mutuo soccorso – anch’essa socia di Confcooperative Pordenone – svolge quotidianamente, programmando attività – in particolare le Campagne di Prevenzione – assai efficaci per la riduzione dei costi sanitari dei soci. E la presenza del Presidente Siro Carniello nel nostro Consiglio provinciale ci è di forte stimolo.

 

Non posso non fare un breve passaggio sulla Cantina di Rauscedo. Non entro nel merito delle gravi vicende giudiziarie perché sarà la Magistratura a fare il suo corso, anche se molto ci sarebbe da dire da un punto di vista etico. Ma voglio riferirmi a quello che è successo qui l’altra sera. Assieme al Presidente di Fedagri regionale, Venanzio Francescutti, io ero presente e abbiamo vissuto veramente una bella pagina di cooperazione e di mutualità. E’ stato dato un importante segnale di coesione, di responsabilità e di cooperazione dalla quasi totalità dei soci nell’approvare il Piano straordinario di rilancio della Cantina, che richiederà non pochi sacrifici. E lo sottolineo perché per questa cooperativa so che Friulovest si è impegnata molto, dimostrando il forte radicamento nel territorio, che è nel suo DNA.

E lasciatemi ringraziare qui pubblicamente il nostro e vostro consigliere Pierino D’Andrea, perché con il suo accorato intervento ha convinto la maggioranza dei soci a non disperdere un bene inestimabile per oltre 400 famiglie e per il territorio regionale.

 

Vorrei infine ricordare una ricorrenza per noi importante.

Quest’anno festeggiamo il centesimo anniversario dalla costituzione di Confcooperative, la nostra organizzazione nazionale che rappresenta 20.000 imprese in Italia. Il percorso svolto da Confcooperative è sempre stato ispirato ai valori della Rerum Novarum di Papa Leone XIII.

Riprendo un passaggio del discorso che il 16 marzo Papa Francesco ci ha regalato in occasione dell’udienza concessa a Confcooperative per questa importante ricorrenza. Il Papa ha ringraziato noi cooperatori per il nostro lavoro impegnativo che esprime l’ostinazione a restare umani in un mondo che vuole mercificare ogni cosa. Ci ha detto, tra le altre cose, che “chi fonda una cooperativa crede in un modo diverso di produrre, un modo diverso di lavorare, un modo diverso di stare nella società.”

 

A voi tutti il mio augurio di buon lavoro per questa importante assemblea.

 

 

Luigi Piccoli

Presidente Confcooperative Pordenone

 

San Giorgio della Richinvelda, 25 maggio 2019

x