venerdì 1 marzo 2024 dalle ore 17 alle 19
Ex Convento San Francesco - piazza della Motta - Pordenone
Comune di Pordenone, Centro Giovani Pordenone, Scuola Sperimentale dell’Attore, Ortoteatro
I TEATRI DELLE GIOVENTÙ
Un progetto rivolto ai Giovani/Adulti
L’ARTE DELLA MASCHERA
laboratorio di teatro di maschera con Claudio Colombo - Compagnia BRAT
rivolto a Giovani/Adulti da 15 anni in su
attività gratuita con prenotazione
Le maschere sono arcaiche e archetipiche, spietate ma anche poetiche.
Calzare una maschera significa divenire ciò che la maschera rappresenta e richiede una completa disponibilità per permetterle di manifestarsi e compiere la metamorfosi.
Attraverso la tecnica della maschera si possono sviluppare gli elementi essenziali del teatro, quali il gioco, l’immaginazione, il ritmo, l’ascolto di sé e degli altri, il senso dello spazio, l’improvvisazione.
È indubbiamente una delle vie migliori per scardinare i propri limiti espressivi, affinare la coscienza di sé, stimolare il processo creativo.
Info e prenotazioni: Ortoteatro 0434 93 27 25 o 320 05 300 07 (anche WhatsApp)
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sabato 2 marzo 2024 ore 21
Ex Convento San Francesco - piazza della Motta - Pordenone
Comune di Pordenone, Centro Giovani Pordenone, Scuola Sperimentale dell’Attore, Ortoteatro
I TEATRI DELLE GIOVENTÙ
Un progetto rivolto ai Giovani/Adulti
Compagnia Brat
NUNC
https://www.youtube.com/watch?v=A4-iLvnDoEc
creazione collettiva
regia Claudio Colombo
aiuto regia Michele Guidi
contributo narrativo Pier Lorenzo Pisano
con Agata Garbuio, Claudia Manuelli, Irene Silvestri, Paolo Tosin
suoni e musiche originali Paolo Tosin
maschere e costumi BRAT
luci Massimo Galardini
scene Claudio Signorini
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione produttiva con BRAT
con il sostegno di Scenario, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale – Centro di Residenza Emilia-Romagna, La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale
Adatto a tutti i tipi di pubblico e per tutte le età
Lo spettacolo nasce da una riflessione.
Ci siamo interrogati su come l’alimentazione umana abbia influito sulla natura, nel corso della storia fino ad oggi.
Ci siamo chiesti se siamo in un momento di non ritorno, in cui il progresso ci ha portato alla distruzione e allo spreco fino ad arrivare ad un collasso.
Siamo ancora in tempo per cambiare le cose?
Lo spettacolo è uno squarcio che si apre su un mondo parallelo contemporaneamente primitivo e postumo. Il tema viscerale della fame diventa racconto materico di una dimensione aliena ma familiare che raccoglie il pubblico di ogni età.
La naturale lentezza dell’agricoltura e la velocità della produzione industriale sono motori narrativi che coinvolgono la sensorialità dello spettatore chiamato a vedere, gustare, annusare, toccare e ascoltare in un rito senza tempo.
Nunc è una stratificazione di linguaggi che ci interroga sulle conseguenze che le nostre azioni innescano nella storia.
L’assenza della parola e la presenza di una drammaturgia complessa, che investe suono, spazio, maschere e oggetti, precipita un seme poetico nelle radici della tradizione e germoglia in un esito inedito che diverte senza consolare.
Spettacolo Vincitore del Premio Scenario Infanzia 2022
Ingresso: intero € 10, ridotto (under 25 e over 65) € 5
I biglietti si possono acquistare
online su https://www.vivaticket.com/it/ticket/nunc/230677
o prima dello spettacolo
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domenica 3 marzo 2024 ore 17
Ex Convento San Francesco - piazza della Motta - Pordenone
Comune di Pordenone, Scuola Sperimentale dell’Attore, Ortoteatro
I TEATRI DELLE GIOVENTÙ
Un progetto rivolto ai Giovani/Adulti
Domenica per Bambini e famiglie.
Ortoteatro presenta
FIABE DOLCI, DOLCI DA FIABA
spettacolo di racconti, canzoni e immagini
di e con Fabio Scaramucci
elementi scenotecnici di Paolo Pezzutti e Mauro Fornasier
https://www.youtube.com/watch?v=8wezywFgqO0
Da diversi anni Fabio Scaramucci porta nelle piazze italiane i suoi spettacoli che si possono definire di “conta/canta/storie”. Sono spettacoli che accomunano in un’unica esperienza gli spettatori di tutte le età, grazie a storie e canzoni che fanno parte al contempo del vissuto dell’adulto e del bambino.
“Fiabe dolci, dolci da fiaba” si inserisce in questo percorso, e narra le avventure di bambini golosi o affamati, protagonisti di fiabe popolari il cui fascino è sempre vivo. Ecco allora la bionda Riccioli d’Oro entrare nella casa di tre orsi e mangiare la loro colazione. Ecco una bimba golosa di frittelle alle prese con un cattivissimo zio (in Friuli e Veneto “Barba Zucon”, in altre regioni Zio Lupo). Ed ecco ancora due bimbi alle prese con la casetta di marzapane e la terribile strega Rosicchia.
Tre fiabe fra le più classiche che i bambini di oggi non sentono più raccontare così spesso nelle loro case, anche se la fame di racconti è sempre viva in loro.
E fra le storie ecco sbucare altri protagonisti di storie/canzoni.
Come Johnny Bassotto, il poliziotto in grado di capire chi ha rubato la marmellata; Maramao, il gatto a cui piaceva mangiare pane e bere vino; la bella Tartaruga che con la sua lentezza ha trovato un mare di gelato; il cagnolino Virgola, che ci insegna che non basta il cibo per vivere, ci vuole amore.
Hanno detto:
…In questo piatto prelibato canzoni da carosello guarniscono storie popolari come Riccioli d’oro, corredate da immagini, proiezioni e disegni. Le voci del giovane pubblico contribuiscono alla narrazione con interventi spontanei, sottolineando i momenti salienti della narrazione fisica del teatro: proprio quando il racconto si fa più divertente o spaventoso o coinvolgente ecco che risate e vocette diventano l’ingrediente principale delle dolci fiabe. Ma ci sono anche le frittelle che insegnano a non ingannare lo zio, il marzapane di cui sono fatte le case delle streghe, un immaginario collettivo che ci trasporta dentro un mondo fantastico, frutto di secoli di tradizioni orali e di sogni ben più profondi e pregni di significato di quanto sembri in principio. Ci sono cattivi ed eroi senza macchia, lezioni morali e raccomandazioni sagge, che le fiabe trasmettono in virtù del loro significato profondo e antropologico: i racconti dell’infanzia non solo sono alla base di ogni cultura, ma anche di ogni individuo e della sua concezione del mondo. Spesso dimentichiamo che il modo migliore per apprezzarne il senso di qualcosa è ripeterlo, raccontarlo. E quando il racconto diventa spettacolo e alla tradizione orale si aggiunge il rito teatrale, l’operazione è tanto entusiasmante che perfino i grandi si stupiscono di esserne coinvolti.
Giulio Bellotto (Reporter Festival L’Ultima Luna d’Estate)
Per tutti.
Ingresso unico € 5. Ingresso famiglia: 4 ingressi € 16.
I biglietti si possono acquistare
online su https://www.vivaticket.com/it/ticket/fiabe-dolci-dolci-da-fiaba/230678
o prima dello spettacolo
Info: Ortoteatro 320 05 300 07 anche WhatsApp
organizzazione.ortoteatro@gmail.com
www.ortoteatro.it
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domenica 3 marzo 2024 ore 17
Teatro Miotto - viale Barbacane - Spilimbergo
MiOttoVolante!
Andiamo a teatro per volare con la fantasia
Rassegna organizzata da Ortoteatro e Comune di Spilimbergo con il contributo di Regione Friuli-Venezia Giulia
Compagnia Teatroperdavvero (Emilia Romagna) presenta
I MUSICANTI DI BREMA
Spettacolo con attori e musica dal vivo.
https://www.youtube.com/watch?v=BOyyLvjai8M
Di e con: Marco Cantori
Musiche e canzoni: Diego Gavioli e Marco Cantori
Oggetti di scena: Nives Storci
Ogni animale è un piccolo mondo
e non importa se sia moro o biondo,
se sia senza unghie o gli manchi un dente,
se sia zoppo o non udente.
Se sia alto, bello, grasso,
se abbia la testa dura come un sasso.
Se sia sempre stanco o agitato,
se sia peloso o pelato.
Se sia senza un’ala oppure perfetto
o se abbia un qualche altro difetto,
che magari non si vede però ce l’ha…
L’importante è che se stanno in compagnia
gli animali come le note fanno una melodia.
Varia, ricca, con anche più speranza,
di chi sta chiuso solo nella sua stanza.
I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie ed un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina. Durante il viaggio, in mezzo al bosco, s’imbattono nella casa dei briganti, dentro alla quale intravedono una tavola piena di cose buone da mangiare. Ma prima di sfamarsi bisogna liberarsi dei briganti e l’unico modo per riuscirvi è quello di collaborare insieme. Gli animali così raggiungono il loro scopo e trovandosi bene insieme si fermeranno a vivere nella loro nuova casa.
Per tutti.
Ingresso gratuito.
Info: Ortoteatro 320 05 300 07 anche WhatsApp
organizzazione.ortoteatro@gmail.com
www.ortoteatro.it